martedì 31 gennaio 2017

LE AMICHE, DOPO UN FIGLIO.

Si dice che le amiche vere si vedano quando ci nasce un figlio.
È facile essere amiche quando non si hanno vincoli e si è libere e disponibili sempre.
Il discorso cambia quando nella vita ci si trova a rivedere le priorità e ad acquisire nuove responsabilità. 
Ci si aspetta che chi ci sta accanto e ci vuole bene, lo capisca. 
Ci si aspetta che gioisca insieme a noi, che continui a partecipare attivamente alla nostra vita e si interessi di quella appena nata.
Pensiamo che non si offenda se per la prima volta nella storia della nostra amicizia siamo costrette a non essere presenti al suo compleanno perché abbiamo partorito da poco.
Pensiamo che non si offenda se nel bel mezzo di quella telefonata In cui ci sta raccontando l’ultima sua conquista sentimentale o ci sta confessando di quanto si senta frustrata a lavoro, la interrompiamo e salutiamo velocemente perché dobbiamo andare a scolare la pasta per il pargolo che ha fame.
Ci rimaniamo male quando se ne esce con “da quando sei diventata mamma sei cambiata” ma per quanto proviamo a rimanere sempre le stesse, la maternità ci cambia, ed è naturale che sia così.
Probabilmente per qualcuno non è così facile da capire e lentamente si allontana da noi.
Lasciandoci forse un po' di amaro in bocca sul momento, ma con la consapevolezza poi che forse non era un'amicizia sincera.. E come si dice? Meglio perderla che trovarla.

Io sono stata sia da una parte che dall’altra. 
Sono stata l’amica single o comunque senza figli, sono adesso l’amica mamma.
Penso però che la verità stia nel mezzo. 

Ribadisco quel che ho scritto prima ed io stessa ho dovuto rivedere le mia schiera di amicizie da quando sono diventata mamma. 

Spesso però ho avuto come la sensazione che ci sia anche chi tende ad utilizzare un po’ i propri figli come scusa.
Una scusa per non esserci in determinate situazioni. 
Vuoi per mancanza di interesse, di voglia, forse per una totale devozione alla famiglia.
Facendo il grande errore di pensare che tanto un'amica capisce.
La pazienza di un'amica può essere tanta ma non infinita. 
Trovare cinque minuti di tempo per mandare un semplice messaggio non è un'impresa impossibile.
Se lo si vuole.
Lasciarsi assorbire completamente dai doveri familiari non farà di una donna una mamma migliore. 
Ma un'amica senza figli ci ricorda chi siamo, donne ancora prima di essere mamme. 
Una boccata d'ossigeno e aria bona. Ci aiuta a tenere i piedi per terra.
Ecco, se a quell'amica non interessa un fico secco della cacca di nostro figlio, magari tutti i torti non ha. 
C'è un mondo là fuori, in cui il segreto è venirsi incontro. Non diamo per scontato che siano sempre gli altri a dover fare un passo verso di noi. 

Buona notte,
Giorgia


giovedì 26 gennaio 2017

I MIEI MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITA'


"Di tanto in tanto è bene fare una pausa nella nostra ricerca della felicità ed essere semplicemente felici."  diceva Apollinaire. 

Si pensa che la felicità sia il raggiungimento massimo del benessere, quando le pedine si trovano tutte al posto giusto. Ma il problema è che ci resta difficile essere grati e godere di quel che si ha. E’ assurdo come si possa sempre trovare anche una minima cosa di cui lamentarsi!

In realtà, la felicità è qualcosa di più semplice ma nello stesso tempo più profondo. 
Non ci facciamo caso ma è fatta di tanti piccoli attimi. 
Sa annidarsi in emozioni quotidiane e in momenti apparentemente banali.


Mi sono fermata un attimo a pensare ed ho appuntato così al volo i miei momenti di trascurabile felicità: gesti, situazioni, pensieri della vita di tutti i giorni che spesso sottovaluto o di cui neanche mi accorgo, ma che scatenano in me piacere e vibrazioni positive.
E' proprio qui che si nasconde la felicità!



Un pranzo al volo con un’amica
Quell’oretta in cui hai da scambiarti talmente tanti “aggiornamenti importanti” che non sai se parlare o mangiare. E finisce sempre con la pasta o la ciccia che si freddano


Il profumo dei panni appena lavati in tutta la casa


Una delle mie canzoni preferite alla radio e cantarla a squarciagola


Un piatto di tortellini in brodo, a Bologna



La piega dal parrucchiere





Tornare a respirare con il naso dopo 3 gg di raffreddore
Piuttosto una febbrona da cavalli che il naso chiuso! Amica nemica del Rinazina spray nasale.










La colazione lenta del sabato mattina
Quando la sveglia non suona, quando Lore prima di andare a lavoro ci prepara latte e biscotti che io e Lapo ci gustiamo a letto guardando i cartoni animati in tv.


Un paio di cose al supermercato e mi fanno saltare la fila


Uscire alle 18.30 da lavoro






Un pranzo di pesce al mare il primo week end di caldo


Il bacio della buonanotte quando sono in dormiveglia
 Semplicemente un gesto d’amore.


Regalare ciò che non mi serve più a chi ne ha bisogno
Liberarsi del superfluo e regalare un sorriso. #whatelse











I fuochi d’artificio una sera d’agosto, col naso all’insù 


Una passeggiata in centro la domenica mattina


Decorare l'albero di Natale.

Praticamente un momento che aspetto tutto l'anno!


Il pigiama sul termosifone caldo prima di andare a dormire







I sandali ai piedi dopo mesi di stivali


L’ombrellone nelle prime file


Vivere altrove, anche solo per 3 giorni.


Pesare il bagaglio a mano e scoprire che non pesa più di 10 kg
L'ansia.








La ricerca di un regalo per una persona speciale


Un semplice “come stai” di un’amica in un periodo di stress, che significa più di quello che sembra


Quando devo uscire e trovo subito cosa mettermi
Per una che ha la sindrome dell'armadio vuoto è tanta roba!





La voce andata dopo un concerto di Cremonini




Lapo che finisce tutto quello che ha nel piatto
Praticamente può essere la giornata più grigia dell'anno che in un attimo spunta il sole!





Mangiare e non ingrassare. 
Ehm sì, anche dopo una gravidanza. #checulo


Apparecchiare con cura quando aspetto ospiti


Quel sorriso stampato dopo qualche bicchiere di vino


Trovare dei soldi in una borsa che non usavo da mesi
Di solito sono pochi spiccioli o al massimo cinque euro, ma vuoi mettere la gioia? AH AH AH


Andare a piedi a lavoro


Quando riesco a fare una cosa che rimandavo da tempo.


Sentirsi dire "Avevi ragione" e rispondere "Te l'avevo detto".
E io ho sempre ragione. ;-)




E i vostri quali sono?

Buona notte

Giorgia

Ph.Credit Pinterest

sabato 21 gennaio 2017

"MI MANCA IL TEMPO" - Mamme lavoratrici Vs Mamme a tempo pieno

Ieri ero in fila al supermercato, dietro di me due ragazze. 
Si salutano, probabilmente non si vedono da anni. 
A era di corsa, aveva chiuso il negozio da allora, doveva prendere qualcosa per cena e andare a recuperare i figli dai nonni. 
B le risponde che ha un maschietto di 4 anni, non lavora ma è sempre a rincorrere il tempo anche lei eh.
La faccia di A.... Credo anche la mia, e quella della cassiera.

Io lo so che giudicare è sbagliato, che le mamme lavoratrici non sono tutte uguali così come non lo sono le mamme casalinghe. 


La mamme che lavorano lo fanno per scelta o per campare. Seguono le proprie ambizioni e passioni o si accontentano di quello che hanno trovato. Possono contare su un aiuto per la casa e per i figli oppure non hanno nessuno o vivono lontane dagli affetti e devono sbrigare tutto da sole.

Tendono a pensare che solo la loro vita sia incasinata.

Le mamme che non lavorano lo fanno per scelta o perché non hanno alternative. Pensano a 360° gradi a figli e faccende domestiche o riescono anche a  trovare il tempo per dedicarsi ad altro. Non hanno bisogno di aiuti oppure ogni tanto ne approfittano anche loro.
Tendono a pensare che solo la loro vita sia incasinata.

Spesso è anche sotto questo punto di vista una continua gara a chi è più stanca, a chi è più indaffarata, a chi fa più cose e sbriga più faccende. Spesso purtroppo c'è scarsa empatia tra le due. 
Però una cosa che proprio mi riesce difficile da capire sia come una mamma a tempo pieno/casalinga si lamenti di non avere tempo. 

Dopo che hai pulito casa 2/3 ore, sistemato i figli, sei andata alla posta a pagare due bollette e hai fatto la spesa giornaliera, qual è esattamente il tempo che ti manca?


Io faccio parte di quella categoria di mamme che sta fuori casa dalle 8 alle 10 ore. 
Detto tra noi, sto attraversando un periodo roba da urlo e la notte mi sogno di fare la mantenuta fannullona, ma diciamo che per la mia indipendenza economica e perché con un’entrata sola al mese vedo difficile far rientrare tutto, vado a lavorare.
Sono scelte. Potrei stare a casa e fare qualche sacrificio in più, invece preferisco avere un'occupazione che in qualche modo arricchisca me stessa e il mio portafoglio.

Ho la suocera che mi tiene il bambino o che lo porta e lo riprende dall’asilo. 
Mi stira. 
E c’è una signora che mi dà una mano con le pulizie. 
Ho un compagno sempre presente.

La sera però quando torno a casa, ho comunque un figlio da seguire e altre mille cose da fare.
E' una continua lotta tra "Stasera mi depilo" o "Mangio in santa pace una cena completa".
Se voglio farmi i capelli, fisso il parrucchiere in pausa pranzo. 
Il sabato mattina Lapo ha la piscina. Se voglio stare dieci minuti al telefono con la mia amica, mi chiudo in bagno.
Se voglio fare una torta o portare mio figlio due ore al parco, rimando il cambio degli armadi alla domenica successiva.

La mia vita è un enorme puzzle, in cui provo ad incastrare i doveri familiari, un pò di vita sociale, un pò di tempo per me e qualche senso di colpa.

Io,cara mamma non lavoratrice,non mi sento migliore di te, sia chiaro. 
Anzi, in periodi come questo, ti invidio anche un pò. 
E lo so che anche il tuo lavoro tra le mura domestiche non è una passeggiata, sono certa che qualche volta ti senti mancare l'ossigeno e spesso senti il bisogno di staccare la spina, perchè la tua giornata lavorativa non finisce con il timbro di un cartellino. 
Ma proprio perchè sei la titolare di te stessa e puoi organizzarti al meglio la giornata, 
per favore puoi evitare di dire a quelle come me.. “Mi manca il tempo” ?




Senza offesa per nessuno,
Peace & Love
Giorgia




venerdì 13 gennaio 2017

FAMILY ON THE ROAD , L'ANDATA - ESTATE 2016

Siamo in pieno inverno, nella maggior parte d'Italia le temperature sono sotto lo zero ed è arrivata anche la neve. 
Ciò nonostante, io mi sono già mossa per la prossima estate ed oggi ho voglia di tornare con la mente al caldo della scorsa.

Vi voglio raccontare la nostra vacanza itinerante!

La nostra scelta per Agosto 2016 è stata Torre Lapillo nel Salento.
Non avendo proprio la Puglia dietro l’angolo abbiamo pensato di organizzare un viaggio a tappe sia all’andata che al ritorno. E questa idea ci ha permesso non solo di visitare e scoprire posti nuovi ma di fare anche il viaggio in tranquillità.

E' stato divertente e sicuramente meno impegnativo per Lapo, pensare anche a delle fermate dedicate alla sua curiosità e alle sue passioni.







ANDATA

1° TAPPA – PARCO ZOO DI FALCONARA MARITTIMA

Studiando la cartina e cercando spunti sul web, abbiamo scoperto che su una collina di Falconara Marittima, in provincia di Ancona, sorgeva un parco zoo frequentato e recensito da famiglie e scuole.
A due ore e poco più da Prato, era perfetto come prima tappa! Così giovedì 11/08 siamo partiti alla volta delle Marche!


Lo zoo ospita diverse specie animali. Passeggiando nel verde di questo parco abbiamo incontrato uccelli, rettili, anfibi e mammiferi vari… 






Ma Lapo continuava a cercare il suo unico e solo grande amore. I cavalli!! Fortuna che c'erano davvero!!!




Esiste anche uno spazio giochi per bambini e una zona pic nic, dove poter consumare pranzi e merende al fresco degli alberi.



La notte abbiamo pernottato a Jesi, un delizioso paesino nelle vicinanze.


2° TAPPA – PARCO DEI DINOSAURI di FOGGIA

Come tutti i bambini, anche Lapo va a fissazioni. Quest’estate, tra le varie, c’era quella per i dinosauri. 
Neanche a farlo apposta, a San Marco in Lamis (provincia di Foggia) c’è il PARCO DEI DINOSAURI e il museo PALEONTOLOGICO.



Siamo tornati indietro nel tempo e abbiamo incontrato dinosauri a grandezza naturale, vissuti realmente sul territorio 120 milioni di anni fa. 
Si muovevano ed emettevano il loro tipico verso.
Alcuni pannelli informativi davano maggiori informazioni ed è stato interessante ammirare le orme impresse sui blocchi di pietra.
Purtroppo non ci siamo soffermati più di tanto a causa del forte vento che tirava. Eravamo tutti imbacuccati nonostante fosse metà Agosto!!





Dopo jurassic park, abbiamo fatto un salto e una merenda a Manfredonia, dove ho avuto modo di abbracciarmi la Valentina, un' amica conosciuta tramite Instagram.









Dopo aver pernottato in un agriturismo, Sabato 13 Agosto siamo ripartiti da Foggia verso Torre Lapillo.





Abbiamo trovato tramite Airbnb un appartamentino a cinque minuti a piedi dalla spiaggia. Una volta aver disfatto tutte le valigie e aver riempito frigorifero e dispenda, abbiamo dato inizio ad una settimana di mare e relax.



Del Salento che vi posso dire… Sicuramente, vi suggerisco di non andarci in pieno Agosto!
Troppo macello. In strada, in spiaggia, al bar, in qualsiasi posto! Sapevamo di andare incontro a tutto questo, ma d'altronde abbiamo queste di ferie! 
Fortuna che noi con Lapo andavamo sul mare molto presto la mattina e ci godevamo quei pochi ma preziosi minuti di pace e spiaggia deserta. 





Abbiamo deciso - proprio per l’affollamento di gente che c’era ovunque - di non spostarci e di non visitare altre spiagge dei dintorni : Il proprietario della nostra casa appena siamo arrivati, ci ha consigliato di parcheggiare la macchina e buttare via le chiavi perché la situazione era invivibile!


Il mare però di Torre Lapillo credo che non abbia niente da invidiare ad altre località pugliesi.






Non potevamo però non andare a visitare Lecce... ed è stato amore a prima vista.
La chiamano la "Firenze del Sud". Le chiese, i palazzi, le piazze... Io ne sono rimasta subito affascinata!





Abbiamo cenato in un ristorantino all'aperto, con la musica dell'anfiteatro che ci faceva da sottofondo. UNA MERAVIGLIA!


La prossima volta, vi racconto il ritorno! 

A presto
Giorgia